Quando vedi la nave Amerigo Vespucci solcare il mare, spesso ti viene da pensare che sia una nave antica o appartenente a epoche passate. In realtà è ancora in servizio, ed è una delle punte di diamante della Marina Militare italiana. Ma qual è la sua storia, come funziona e che ruolo ha oggi? Te la racconto volentieri.
Origini e costruzione della nave Amerigo Vespucci
Tutto nasce negli anni Venti, quando la Regia Marina decide di rinnovare le sue navi scuola a vela e affida all’ingegnere Francesco Rotundi il compito di progettare un veliero elegante ma anche funzionale. Il cantiere prescelto è quello di Castellammare di Stabia — un luogo con una lunga tradizione navale.
La costruzione comincia nel 1930 e il varo avviene il 22 febbraio 1931. Dopo alcuni mesi di allestimenti, la Vespucci entra in servizio e pochi mesi dopo parte per la sua prima crociera di addestramento. Fin da subito si distingue per l’eleganza delle linee, le decorazioni in legno e ottone, e il rigore nella formazione degli allievi ufficiali.
Durante e dopo la guerra
Durante la Seconda Guerra Mondiale la Vespucci subisce inevitabilmente le conseguenze del conflitto, ma riesce a mantenere la sua funzione formativa nei limiti del possibile. Dopo la guerra, molte navi simili non tornano in servizio, ma lei invece lo fa, mantenendo la sua missione di addestramento e diventando una delle poche unità a vela ancoraattive della Marina italiana.
Negli anni il suo gemello, la Cristoforo Colombo, viene dismesso, mentre la Vespucci continua la sua attività, anche grazie a periodici interventi conservativi e miglioramenti tecnici, incluso l’aggiornamento dei motori ausiliari.
Nave Amerigo Vespucci: Caratteristiche tecniche e vita a bordo
La nave è lunga circa 100 metri (incluso il bompresso), ha tre alberi e decine di vele che insieme possono coprire una superficie di oltre 2.500 metri quadrati quando è in navigazione a vela. Ma non è solo una nave a vela: dispone anche di motori diesel che le permettono di muoversi quando le condizioni di vento non sono favorevoli, o durante le manovre nei porti.
A bordo sono presenti ponti eleganti e spazi funzionali: c’è una sala conferenze, mensa ufficiale, alloggi per l’equipaggio e ampi spazi dove gli allievi imparano le manovre a vela, le tecniche di navigazione, la meteorologia e l’operatività navale. La vita quotidiana è organizzata come una scuola galleggiante: gli allievi si alternano tra le manovre, i turni di guardia e il tempo libero, imparando sul campo cosa significa vivere e lavorare su una nave a vela.
Ogni crociera formativa è un’esperienza intensa. Spesso chi imbarca racconta di come il periodo trascorso sull’Amerigo Vespucci diventi uno dei momenti più significativi della propria formazione personale e professionale.
Missioni internazionali e ruolo contemporaneo
Oggi la nave Amerigo Vespucci continua a navigare come nave scuola e svolge anche un ruolo diplomatico: partecipa a eventi internazionali e visite navali in tutto il mondo. Quando arriva in porto, attrae migliaia di visitatori curiosi di salire a bordo — è diventata una vera e propria ambasciatrice del patrimonio navale italiano.
Negli ultimi anni ha compiuto crociere di lunga durata, anche fuori dall’Europa, promuovendo il cosiddetto “tour culturale”, durante il quale si aprono spazi per visite e iniziative legate alla storia, alla marineria, all’ambiente e alla collaborazione internazionale.
Perché è una nave così speciale
- È uno dei velieri a vela più eleganti ancora in attività e mantiene un fascino unico, non solo per gli aspetti estetici, ma anche per la capacità di unire tradizione e formazione moderna.
- Offre agli allievi ufficiali un’esperienza irrinunciabile: non solo manovre a vela, ma apprendimento pratico in navigazioni reali, gestione degli spazi, convivenza e lavoro di squadra.
- Funziona bene come strumento di diplomazia navale e occasione per mostrare la tradizione italiana nel mondo. In molti paesi dove fa scalo, attira l’attenzione del pubblico e contribuisce a stimolare interesse verso la storia della marina, la cultura del mare e l’educazione marittima.
- Ha una forte componente simbolica: il suo motto attuale, “Non chi comincia, ma quel che persevera”, sintetizza bene lo spirito con cui è stata concepita e continua a operare: non è una nave perfetta, ma è una scuola di perseveranza, concretezza e passione.
Curiosità sul veliero più famoso d’Italia
Uno degli episodi più noti che hanno reso celebre l’Amerigo Vespucci riguarda un incontro in mare con una portaerei statunitense negli anni Sessanta.
Alla vista del veliero, l’ammiraglio americano inviò un messaggio radio che diceva semplicemente: “You are the most beautiful ship in the world”. Da allora, questa frase accompagna spesso la nave come un marchio di riconoscimento.
La nave Amerigo Vespucci è un vero e proprio simbolo della tradizione navale italiana. Coniuga formazione, bellezza ed efficienza, mantenendo viva la cultura della navigazione a vela anche in un’epoca dominata dalla tecnologia. Ogni volta che salpa, porta con sé l’immagine dell’Italia nel mondo, ricordando che perseveranza, disciplina e passione sono ancora oggi i veri motori che la spingono avanti.